HIRTEL

  POINT  THREE  SERIES  -  MODEL  DE  LUXE

Verso la metà degli anni '70 in Hirtel maturò la percezione che una consistente fascia di pubblico sarebbe stata ben disposta a spendere qualcosa in più per acquistare degli amplificatori che,  ferma restando l'indiscussa qualità audio della serie Point Three,  avessero delle finiture più prestigiose.   Tradizionalmente i tratti estetici degli amplificatori Hirtel erano disegnati in azienda,  ma in questa occasione l'ingegner Lo Martire decise di rivolgersi ad uno studio esterno che propose un'interessante soluzione di design la quale, pur vincolata dalla posizione dei comandi dell'apparecchio,  presentava delle soluzioni piuttosto originali.  

Il logo della serie "Point Three" Hirtel.   I prodotti Point Three erano disponibili in due versioni:   una di base,  con finiture ordinarie ma ugualmente eccellente dal punto di vista elettronico,  ed una - la prestigiosa versione Model De Luxe illustrata in questa pagina - destinata ad un pubblico più facoltoso.   I modelli con finitura "lusso" rappresentarono la produzione di punta del marchio Hirtel fino alla metà degli anni '70.

Il risultato più peculiare di questa elaborazione è che gli amplificatori Point Three in versione Model De Luxe risultano privi di piedini d'appoggio:  sono difatti sospesi su dei fianchetti laterali in legno,  che non sono dunque un semplice elemento decorativo ma svolgono anche la funzione di punto di sostegno.   Erano usualmente impiallacciati in noce naturale,  ma sono state anche prodotte alcune serie con fianchetti laccati in bianco,  di gusto molto seventy e oggi molto difficili da trovare.

Le lamiere "a vista" degli apparecchi sono realizzate in alluminio spazzolato e smaltato in nero,  mentre le manopole di comando,  di norma in plastica,  sui modelli De Luxe sono fornite in alluminio tornito e fresato dal pieno.   Cambia estetica anche la classica pulsantiera dei filtri,  che nei modelli De Luxe vengono azionati da levette tornite in alluminio.   Anche il caratteristico pulsante d'accensione arancione tipico della produzione Hirtel scompare,  cedendo il passo a un'ulteriore levetta d'alluminio.

Hirtel Point Three De Luxe in livrea noce naturale

Hirtel Point Three De Luxe in livrea laccato bianco

A sinistra:   un amplificatore Hirtel Point Three in livrea De Luxe con la classica finitura in noce naturale.
A destra:   la livrea De Luxe con i distintivi fianchetti laccati bianchi,  assai meno comune.

La gamma - almeno inizialmente - è costituita da quattro amplificatori integrati:   i modelli 2020A,  4040A,  6060A e 250A;   ciascuno di essi rappresenta un'evoluzione dei corrispettivi quattro amplificatori integrati che costituivano i pilastri della serie Point Three di base,  con un aumento di potenza che si aggira attorno al 25% per ciascun apparecchio. 

La serie Point Three in livrea De Luxe fu per molti anni la colonna portante della produzione Hirtel:   fu la serie che ebbe i numeri di produzione più elevati,  ed anche il prodotto con cui l'azienda torinese giunse al suo massimo successo commerciale e livello di diffusione presso il pubblico.   Si tratta anche in questo caso di una gamma di apparecchi molto ben suonanti,  affinati grazie a reiterate sedute d'ascolto con tecnici del suono di chiara fama ed orchestrali professionisti;   in essi la Hirtel aveva anche condensato il meglio delle conoscenze acquisite nella disciplina della psicoacustica,  ramo di ricerca in cui l'azienda si era distinta negli anni precedenti.  

Venendo agli aspetti tecnici,  l'interno è accessibile rimuovendo la piastra superiore,  che può esser fatta scivolare verso il lato posteriore come una sorta di saracinesca (negli apparecchi mai aperti, essa è tenuta ferma da una striscia di materiale adesivo).   La struttura è sempre a modularizzazione molto spinta.   Il telaio consiste in una lamiera piegata ad U sulla quale sono applicati il contro-pannello frontale in alluminio e le eleganti assi laterali in legno;   sul fondo sono fissati direttamente i componenti più pesanti,  mentre le basette dei moduli sono montate con l'interposizione di colonnine o squadre.   Nei modelli di minore potenza il pannello posteriore è parte integrante del sistema di dissipamento termico che mantiene stabile la temperatura dei transistor dello stadio d'uscita,  nei modelli superiori sono invece montati dei dissipatori interni.   Con l'eccezione del modello 2020A e di alcune serie del modello 4040A,  generalmente gli apparecchi sono muniti di un doppio indicatore a lancetta retroilluminato delle unità di volume.

Su alcune serie di produzione l'indicatore delle unità di volume presentava il classico sfondo nero con fondoscala rosso/arancio,  già visto nella serie Point Three di base. Sono invece esclusivi della livrea De Luxe gli iconici indicatori delle unità di volume celeste,  una nota cromatica distintiva presente però solo su alcune delle serie prodotte.

Sul pannello frontale sono presenti tutti i controlli classici (volume, bilanciamento, ingressi, sistemi di altoparlanti) più due coppie di controlli di tono,  separati per canale e suddivisi in gamma grave e gamma acuta.   Per la gamma acuta l'intervento è di ±10 dB a 15 Kc/s,  quindi collocato in una zona molto alta dello spettro (3 Kc/s ancora più in alto rispetto alla serie Point Three standard);   per la gamma grave invece l'intervento è di ±10 dB a 80 c/s,  cioè 20 c/s più in basso rispetto la serie Point Three standard,  ma sempre ben centrato sulla gamma audio percepita come "grave" dall'orecchio umano.   In entrambi i casi,  come da filosofia costruttiva dell'ingegner Lo Martire,  l'utente dispone di un margine d'intervento piuttosto ampio,  ma non esagerato per evitare i problemi di fedeltà ed affidabilità che da ciò deriverebbero. 

Nell'area in basso a sinistra sono raggruppate quattro levette di controllo che sostituiscono i pulsanti della serie Point Three standard.   Tape monitor consente l'ascolto "in diretta" di quanto si sta registrando su nastro magnetico (ma ciò è possibile solo con gli apparecchi predisposti per questa funzione, come magnetofoni a tre testine e simili).   Con la sigla A+B è stato indicato il commutatore che consente di passare dalla modalità stereofonica a quella monoaurale.   Vi sono infine due filtri,  passa basso e passa alto,  ad intervento fisso.   Il noise filter offre un'attenuazione moderata,  pari a -6 dB a 20 Kc/s,  quindi al limite estremo della gamma udibile,  e può essere utile per ascoltare dischi a 78 giri o dischi microsolco molto rovinati,  o ancora per ascoltare radiotrasmissioni particolarmente disturbate.   Il low filter ha viceversa un intervento drastico di -25 dB a 30 c/s;   purtroppo la sua inserzione è udibile in gamma audio e quindi non ne consente l'impiego come filtro subsonico (a parere di chi scrive,  si tratta dell'unica vera pecca che presentano questi amplificatori).

I commutatori a leva per l'ascolto in sincrono della registrazione su nastro magnetico,  per il passaggio alla modalità monoaurale,  e per l'inserzione dei filtri passa basso e passa alto.   Prendono il posto della classica pulsantiera di comando Hirtel presente nei modelli precedenti.

Spiccano infine sul pannello frontale due controlli (compensatori) inusuali negli amplificatori convenzionali,  ma tipici della produzione Hirtel e discendenti dalla ricerca che l'azienda aveva effettuato nel campo della psicoacustica per mettere a punto il sistema Dynarange.  

Il compensatore d'ambiente è un controllo integrato di presenza e di brillanza;   la sua funzione è quella di offrire un comodo punto di regolazione per adattare la risposta in frequenza alle dimensioni dell'ambiente all'interno del quale sono collocati i diffusori:   gli ambienti di grandi dimensioni,  infatti,  tendono a disperdere i suoni medio-acuti.    Il controllo consente di enfatizzare la gamma medio-acuta di +12 dB a 7 Kc/s;   si tratta quindi di un controllo con un'azione ampia e molto aggressiva,  da usare con intelligenza perché può potenzialmente sovraccaricare sia l'amplificatore che gli altoparlanti in una banda di frequenze dalla commutazione molto rapida e già di per sé delicata.

Il
compensatore fisiologico è un adattatore del profilo della risposta in frequenza che ha contemporaneamente un effetto sul volume d'ascolto.   La sua progressiva inserzione esalta la gamma grave e la gamma acuta,  a cui l'orecchio umano a bassi volumi d'ascolto è fisiologicamente meno sensibile rispetto alla gamma media,  e allo stesso tempo riduce il volume.   In altri termini il compensatore fisiologico agisce come un controllo di volume e di loudness integrati e regolabili con continuità.
 

Il compensatore d'ambiente ed il compensatore fisiologico:   due controlli che caratterizzano fortemente la produzione Hirtel.

Nei modelli De Luxe trova conferma una scelta tecnica molto raffinata,  rivolta ad una clientela di conoscitori,  già dispiegata nella serie Point Three ordinaria:   la sezione preamplificatrice e la sezione finale di potenza sono separabili grazie ad un connettore pentapolare presente sul pannello posteriore,  che è normalmente ponticellato da un apposito spinotto fornito in dotazione.   Questa intelligente soluzione consentiva agli audiofili più esigenti di espandere progressivamente il proprio impianto audio,  ad esempio usando il modello Point Three solo come preamplificatore di pilotaggio di un'unità finale più potente e costosa,  oppure come solo finale di potenza accoppiato ad un miscelatore o ad un altro preamplificatore esterno,  per esempio un preamplificatore RIAA di alta qualità. 

Il separatore tra la sezione preamplificatrice e la sezione finale di potenza di un amplificatore integrato della serie Point Three De Luxe.   In alto,  appoggiato sul coperchio superiore,  il connettore che normalmente unisce tra loro i due stadi.

Sono infine presenti numerosi dispositivi di sicurezza per il controllo dei sovraccarichi:   è montato di serie un disgiuntore automatico a rélais con comparatore attivo,  e sia l'amplificatore nel suo complesso che l'uscita di ciascun canale sono protetti da appositi fusibili.

Il pannello dei fusibili posti a protezione dell'alimentazione generale dell'apparecchio e dei diffusori a valle della sezione finale di potenza.

 

MODIFICHE, AGGIORNAMENTI E PERSONALIZZAZIONI
Un piccolo suggerimento per facilitare
l'uso degli amplificatori serie Point Three con sorgenti non ancora in commercio ai tempi della loro costruzione,  come i lettori o registratori di CD.   Questi amplificatori dispongono di due ingressi ausiliari collegati tra loro in parallelo,  i quali possono essere facilmente separati con una piccola modifica (la sostituzione del selettore della sorgente con un selettore a 5 posizioni e l'aggiunta del relativo cablaggio) senza alterare né il pannello anteriore né il posteriore.
Anche le connessioni per la piastra di registrazione sono sdoppiate:   è presente una connessione RCA standard ed una pentapolare a norme DIN.   Quest'ultima può,  a sua volta,  essere separata dalla connessione RCA e divenire un ingresso ausiliario indipendente montando un selettore a 6 posizioni.

Il nutrito pannello degli ingressi.   In alto a sinistra è visibile la connessione secondaria pentapolare a norme DIN per la piastra di registrazione.   Le due connessioni RCA in basso a sinistra sono entrambe collegate (in parallelo) all'unico ingresso ausiliario di serie,  ma non è difficile separarle ed aumentare il numero di ingressi di cui dispone l'amplificatore.

 

 

  2020A

 
   SCHEDA TECNICA
  TIPO: Amplificatore integrato
  POTENZA: 20 + 20 W R.M.S. su 8 Ohm
  RISP. IN FREQ: 10 Hz - 45 KHz (0; -1 dB)
  DISTORSIONE: ≤ 0,2% (0,1 W)

Con i suoi 20 Watt R.M.S. per canale,  il 2020A è l'apparecchio cadetto della serie Point Three in livrea De Luxe.   Discende dal modello Point Three C-30 ST,  ma a differenza di quest'ultimo è dotato dell'intera gamma di controlli e comandi che caratterizzano i modelli superiori,  inclusi i compensatori fisiologico e d'ambiente.   è però privo,  come il C30-ST,  del doppio indicatore delle Unità di Volume che contraddistingue il pannello frontale dei fratelli maggiori;   una semplice luce rossa ne prende il posto ed avverte l'utente dello stato di accensione o spegnimento dell'apparecchio.

 IMMAGINI E DOCUMENTI
Vista frontale dell'amplificatore integrato 2020A.
(Foto: Fabio Raeli)
Pannello posteriore e connessioni elettriche.
(Foto: Fabio Raeli)

Manuale di installazione ed istruzioni per il modello 2020A

Inserzione pubblicitaria relativa alla serie Point Three De Luxe
(Collezione Ezio Di Chiaro)

 

 

 

  501A

 
   SCHEDA TECNICA
  TIPO: Amplificatore integrato
  POTENZA: 32 + 32 W R.M.S. su 8 Ohm
  RISP. IN FREQ: 10 Hz - 30 KHz (±1 dB)
  DISTORSIONE: ≤ 0,15%

Il modello 501A rappresenta una piccola anomalia nell'ambito della serie Point Three De Luxe.   Non previsto durante la fase di progettazione della serie,  l'apparecchio fu insistentemente richiesto da alcuni importanti rivenditori Hirtel che desideravano avere un apparecchio di base gamma più potente del 2020A,  ma dai costi limati all'osso.   La Hirtel sconsigliò l'operazione,  tuttavia per ovvie ragioni commerciali produsse in seguito gli esemplari richiesti.  
Tecnicamente il 501A discende da un'infelice elaborazione del modello 2020A:   da un lato i circuiti furono rivisti per raggiungere una potenza del 50% superiore,  ma dall'altro venne eliminato il celebre compensatore d'ambiente Hirtel, e l'altrettanto celebre controllo a variazione continua di compensazione fisiologica fu sostituito con un semplice interruttore a leva di tipo
loudness.   In compenso però l'apparecchio fu dotato di serie degli indicatori del livello d'uscita,  assenti sul modello 2020A da cui discende.  
Come previsto dai tecnici il modello 501A non incontrò buon successo presso il pubblico e,  consegnata la serie richiesta,  uscì di produzione.   è oggi un apparecchio di reperibilità estremamente difficile.

 IMMAGINI E DOCUMENTI
Vista frontale dell'amplificatore integrato 501A.
(Foto: Bruno Filippini)
Prospettiva sinistra dell'amplificatore integrato 501A.
(Foto: Bruno Filippini)
Prospettiva destra dell'amplificatore integrato 501A.
(Foto: Bruno Filippini)
Vista interna dell'amplificatore integrato 501A. A destra si può osservare che il trasformatore d'alimentazione è quello del modello 4040A, in grado di alimentare una potenza maggiore del trasformatore del 2020A da cui l'apparecchio deriva.
(Foto: Bruno Filippini)
Vista interna dell'amplificatore integrato 501A. I transistori finali di potenza sono del tipo in contenitore plastico. In alto è possibile osservare il cablaggio - effettuato in aria - del controllo di loudness a levetta.
(Foto: Bruno Filippini)
Il pannello posteriore del 501A, del tutto simile a quello degli altri modelli della serie De Luxe.
(Foto: Bruno Filippini)

Recensione dell'amplificatore integrato 501A (High Fidelity Musica, Marzo 1979)
(Collezione Ezio Di Chiaro)

 

 

 

  4040A

 
   SCHEDA TECNICA
  TIPO: Amplificatore integrato
  POTENZA: 40 + 40 W R.M.S. su 8 Ohm
  RISP. IN FREQ: 10 Hz - 45 KHz (0; -1 dB)
  DISTORSIONE: ≤ 0,2% (0,1 W)

L'amplificatore integrato 4040A è stato probabilmente il maggior successo commerciale della Hirtel,  ben recepito dal pubblico che ne apprezzava l'elevatissimo rapporto qualità/prezzo.   Dal punto di vista estetico sarebbe dovuto essere identico al 2020A,  come illustrato nel manuale d'uso;   in realtà venne spesso posto in commercio equipaggiato degli indicatori delle unità di volume che avrebbero dovuto caratterizzare solo i modelli superiori,  probabilmente per renderlo ancora più accattivante per gli acquirenti.

La zona centrale del pannello di comando:   come fu progettato e costruito nelle prime serie di produzione (con la sola spia di accensione) e come invece venne posto successivamente in commercio (con l'indicatore delle unità di volume, teoricamente disponibile solo per i modelli superiori).   Si osservi anche, nell'immagine di destra, la sigla del modello stampigliata in blu su uno sfondo bianco, che probabilmente copre una serigrafia sottostante indicante un modello diverso.

 IMMAGINI E DOCUMENTI
Vista d'insieme dell'amplificatore integrato 4040A.
Vista dell'apparecchio con il coperchio superiore rimosso.   Si osservino le dimensioni a dir poco poderose del trasformatore d'alimentazione,  vent'anni prima che ciò divenisse un comune argomento di vendita.
La sezione alimentatrice,  con i due grossi condensatori cilindrici di livellamento.   Sullo sfondo,  la PCB dei misuratori delle unità di volume e,  sotto,  il circuito dei controlli di tono.
Le schede delle sezioni finali di potenza.   I transistor d'uscita sono collocati dietro la lamina metallica nera (dissipatore termico) visibile nella parte alta della foto.
Il pannello dei connettori di ingresso,  col cablaggio realizzato in aria.   Davanti ad esso,  la PCB della sezione preamplificatrice ed equalizzatrice fono.   Ogni scheda è sottoposta singolarmente a controlli di qualità che ne garantiscono il funzionamento entro i parametri prestabiliti.
Particolare della filatura,  realizzata con grande ordine e precisione come nel caso di questo incrocio a 90°.
Dettaglio dei circuiti stampati per il controllo del volume e dei compensatori.   Il cablaggio in aria indica che il potenziometro del volume impiegato in produzione è di tipo differente da quello inizialmente previsto in fase progettuale.
L'amplificatore 4040A nella più rara e distintiva livrea bianca.
(Foto: Gianluca "I-Robots" Pandullo - Opilec Music Torino)
Vista frontale del 4040A in livrea bianca: l'apparecchio raffigurato appartiene circuitalmente alla prima serie costruttiva, ancora priva degli indicatori del livello d'uscita.
(Foto: Gianluca "I-Robots" Pandullo - Opilec Music Torino)
Pannello posteriore del 4040A in livrea bianca; è possibile osservare una differente disposizione dei connettori per le sorgenti rispetto alle versioni successive.
(Foto: Gianluca "I-Robots" Pandullo - Opilec Music Torino)

Manuale di installazione ed istruzioni per il modello 4040A

Inserzione pubblicitaria relativa alla serie Point Three De Luxe
(Collezione Ezio Di Chiaro)

Schema del circuito dei moduli finali di potenza; prima serie costruttiva, modulo 5178-A.
(Collezione privata)

Schema del circuito dei moduli finali di potenza; serie costruttiva avanzata, modulo 5105-B.
(Collezione privata)

 

 

 

  6060A

 
   SCHEDA TECNICA
  TIPO: Amplificatore integrato
  POTENZA: 60 + 60 W R.M.S. su 8 Ohm
  RISP. IN FREQ: 10 Hz - 45 KHz (0; -1 dB)
  DISTORSIONE: ≤ 0,2% (0,1 W)

Il 6060A fu,  tra gli amplificatori della serie Point Three,  il più apprezzato dagli audiofili.   Più costoso del 4040A,  il cui rapporto qualità/prezzo era imbattibile,  aveva però rispetto a quest'ultimo prestazioni superiori:   la potenza saliva a 60 Watt R.M.S. per canale ed il fattore di smorzamento ad 80 (entrambi su carico di 8 Ohm).   Sarebbe dovuto essere il primo modello della famiglia a montare il doppio indicatore delle Unità di Volume sul pannello frontale ma,  come già visto in precedenza,  anche il 4040A fu spesso equipaggiato con questi strumenti di misura.   Le immagini presenti sul manuale d'istruzioni mostrano inoltre che,  rispetto ai modelli cadetti,  il 6060A avrebbe dovuto presentare alcune lievi varianti grafiche sulla serigrafia del pannello di comando.   In realtà queste varianti furono poste in essere solo in alcune serie di produzione,  talvolta parzialmente,  e dipendono più dall'anno di fabbricazione di ogni specifico esemplare che non dalla sigla del modello.

 IMMAGINI E DOCUMENTI
Vista frontale dell'amplificatore integrato 6060A. I pannelli in legno di spessore maggiorato non sono originali.
(Foto: Claudio Bertoni)
Immagine ravvicinata dei comandi frontali.
(Foto: Claudio Bertoni)
Particolare degli indicatori delle unità di volume.
(Foto: Claudio Bertoni)
Connessioni posteriori dell'apparecchio: uscite per gli altoparlanti, connettore delle sezioni pre e finale, fusibili e prese "switched".
(Foto: Claudio Bertoni)
Ingressi a norme RCA e connessione ausiliaria a norme DIN per la piastra di registrazione.
(Foto: Claudio Bertoni)
Vista generale dei circuiti interni con coperchio superiore rimosso. A sinistra in basso il poderoso trasformatore di alimentazione; al centro la sezione finale di potenza con i dissipatori termici montati internamente; al di sopra il modulo di alimentazione con i due cilindri dei condensatori di livellamento; a destra il modulo di preamplificatore Fono ed equalizzazione RIAA.
(Foto: Claudio Bertoni)

Manuale di installazione ed istruzioni per il modello 6060A

Inserzione pubblicitaria relativa alla serie Point Three De Luxe
(Collezione Ezio Di Chiaro)

Prova di un amplificatore modello 6060A (Stereoplay, Marzo 1976)
(Collezione Ezio Di Chiaro)

Schema del circuito dei moduli finali di potenza; modulo 5175-A.
(Tracciatura: Angelo Raveane)

 

 

 

  250A

 
   SCHEDA TECNICA
  TIPO: Amplificatore integrato
  POTENZA: 100 + 100 W R.M.S. su 8 Ohm
  RISP. IN FREQ: 10 Hz - 45 KHz (0; -1 dB)
  DISTORSIONE: ≤ 0,2% (0,1 W)

Il 250A,  con la sua potenza di 100 Watt R.M.S.,  è il modello di punta della serie Point Three.   Deve il suo nome alla potenza erogabile su carico di 4 Ohm:   125 W per canale,  per un totale di (appunto) 250 W.   L'estetica è identica a quella del modello 6060A,  e le funzioni ed i controlli sono le medesime di tutti gli altri modelli.
La grande potenza unita alla compattezza ed al bel suono del 250A furono all'epoca della sua commercializzazione un prodigio tecnologico,  realizzato grazie ad un'elevatissima ingegnerizzazione ed alla rigorosa selezione individuale d'ogni transistor di potenza montato.   Tuttavia,  per queste stesse ragioni,  il 250A è un apparecchio estremo che richiede più attenzioni degli altri amplificatori della stessa serie.   Fu talvolta criticato dal pubblico meno consapevole a causa dei guasti a cui tendeva ad essere soggetto se impiegato in condizioni particolarmente gravose,  ad esempio con i controlli di tono esaltati al massimo,  o con carichi di difficile pilotaggio ad elevatissime pressioni sonore,  tutte condizioni che sarebbero da evitare in un apparecchio "di frontiera" come il 250A.

 IMMAGINI E DOCUMENTI
Vista frontale dell'amplificatore integrato 250A. L'esemplare in fotografia è stato sottoposto ad una riparazione tanto complessa quanto magistrale condotta dal tecnico Gianni Zarattin, il quale ha ricostruito a partire dal materiale grezzo la P.C.B. pilota degli stadi finali di potenza.
(Foto: Gianni Zarattin; Collezione: Dario Nosari)
Particolare dei controlli di tono e dell'indicatore della potenza d'uscita.
(Foto: Gianni Zarattin; Collezione: Dario Nosari)
I circuiti interni a coperchio superiore rimosso. A destra è ben visibile il colossale trasformatore d'alimentazione; al centro in basso i due grandi cilindri dei condensatori di livellamento. I transistori finali di potenza, con i relativi dissipatori termici, raddoppiati rispetto al modello 6060A, sono collocati al centro dell'apparecchio.
(Foto: Gianni Zarattin; Collezione: Dario Nosari)
Dettaglio del pessimo stato in cui si trovava la scheda pilota dello stadio finale di potenza: molti componenti presentano vistosi segni di arrostimento e la stessa P.C.B. è carbonizzata in più punti.
(Foto: Gianni Zarattin; Collezione: Dario Nosari)
La nuova scheda ricostruita dal tecnico Gianni Zarattin.
(Foto: Gianni Zarattin; Collezione: Dario Nosari)
Le piste ramate della nuova P.C.B., tracciate a mano dal tecnico Gianni Zarattin sul modello della vecchia scheda ormai inservibile.
(Foto: Gianni Zarattin; Collezione: Dario Nosari)

Manuale di installazione ed istruzioni per il modello 250A

Inserzione pubblicitaria relativa alla serie Point Three De Luxe
(Collezione Ezio Di Chiaro)

Inserzione pubblicitaria Hirtel - Jensen - Dahlquist - Excel illustrata con un amplificatore 250A
(Collezione Ezio Di Chiaro)

 

 

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© Marco Gilardetti e Fulvio Lo Martire; tutti i diritti sono riservati.   Ultimo aggiornamento: Mag 2021.

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